Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)

sabato 25 agosto 2012

inutilità dell'omicidio politico

quando, nell'esasperazione determinata da una politica di classe estremamente odiosa,  resa ancora più invisa dal suo esser travestita da tecnica neutrale, ci si lascia andare a qualche truculenta nostalgia di un recente passato, mutandola in cruento auspicio per l'avvenire, c'è sempre il cretino della compagnia ad avvertirci serioso che con certe cose non si scherza.
se poi, per burlarsi della sua coglionaggine, si insiste nella provocazione improvvisando una semiseria apologia di reato, il bamba, infervorato, ricorre ad un argomento principe: vani furono sempre i conati dei tirannicidi e consorti, perché sempre un padrone succede ad un padrone, un papa a un papa e un re ad un re.
il ragionamento non fa una grinza, è più che persuasivo. ma ecco, che una zanzara si posa avida sulla mano del nostro mentore, intenzionata a suggere una modesta porzione del suo sangue.
invano, gli ricordi che a una zanzara succederà sempre un'altra zanzara ... ciak! egli l'ha già spiaccicata (e ne è soddisfatto).