Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)
lunedì 27 agosto 2012
sabato 25 agosto 2012
inutilità dell'omicidio politico
quando,
nell'esasperazione determinata da una politica di classe
estremamente odiosa, resa ancora
più invisa dal suo esser travestita da tecnica neutrale,
ci si lascia andare a qualche truculenta nostalgia di un recente
passato, mutandola in cruento auspicio per l'avvenire, c'è sempre
il cretino della compagnia ad avvertirci serioso che con certe
cose non si scherza.
se
poi, per burlarsi della sua coglionaggine, si insiste nella
provocazione improvvisando una semiseria apologia di reato, il
bamba, infervorato, ricorre ad un argomento principe: vani furono
sempre i conati dei tirannicidi e consorti, perché sempre un
padrone succede ad un padrone, un papa a un papa e un re ad un re.
il
ragionamento non fa una grinza, è più che persuasivo. ma ecco,
che una zanzara si posa avida sulla mano del nostro mentore,
intenzionata a suggere una modesta porzione del suo sangue.
invano,
gli ricordi che a una zanzara succederà sempre un'altra zanzara
... ciak! egli l'ha già spiaccicata (e ne è soddisfatto).
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