l'egemonia
piccolo-borghese a sinistra fa si che si moltiplichino i soloni
che predicano sull' irreversibilità dell'euro e dell'unione
europea (un sistema di regole all'ombra della BCE).
il
loro punto di vista, inutile dirlo, è quello di chi ha
qualcosa da perdere, a loro fa comodo pensare che tutti, anche
i più poveri, abbiano qualcosa da perdere.
sarà
davvero così? il fatto che si moltiplicano i suicidi tra i
disoccupati ci farebbe pensare di no, comunque il problema non è
questo.
il
problema è quello della credibilità dei comunisti.
se
il movimento nato per abolire lo stato di cose
presente subordina le sue scelte alla compatibilità col
sistema dell'euro, stiamo freschi.
la
questione va rovesciata: è il sistema dell' euro che deve essere
compatibile con l'impianto sociale delineato dalla nostra
costituzione.
ne
deriva una scelta forte, anche ideale, ma non ideologica: la
difesa della sovranità nazionale.
non
si può devolvere la sovranità nazionale a una banca, si
possono, invece, nazionalizzare le banche, i comunisti, almeno
questo, dovrebbero capirlo.
se
si ostineranno a non capirlo, lasceranno l'iniziativa a una destra
sociale, pronta a colmare quei vuoti che non possono esistere in
politica.
ancora
una volta rischia di realizzarsi il quadro storico favorevole a un
esito fascista: crisi del modello capitalista-corruzione del ceto
politico-velleitarismo impotente della sinistra.
bisogna
difendere la costituzione nata dalla resistenza anche, se occorre,
contro l'euro.
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Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)
mercoledì 27 giugno 2012
irreversibilità
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