popolo
bue
il
disprezzo per il popolo è ormai
esplicito, quando si parla di qualcosa che può piacere al popolo,
l'aggettivo di elezione è populista,
essendo, popolare, ormai unicamente
destinato a designare generi di consumo a basso prezzo.
Ben
gli sta, al popolo, che non aveva
nessun bisogno d'esser tale.
La
parola popolo è invenzione
truffaldina, con la quale, nei tempi antichi, i patrizi prendevano
per il culo la plebe, dandole da
intendere, quando ne occorreva il sacrificio, di essere, insieme,
una sola cosa: il popolo, per
l'appunto.
La
parola è stata usata in senso nobilitante ed inclusivo ogni volta
che serviva il macello dei poveri per
difendere gli interessi dei ricchi, per
poi tornare, lestamente alla più comune accezione, spregiativa ed escludente, di volgare,
plebeo, dozzinale.
Sigarette
popolari, spettacolo popolare, posti
popolari, prezzi popolari e
persino treni popolari.
Secoli
e invenzioni, ci vollero, affinché una parte della plebe
si trasformasse finalmente in proletariato.
(1,
continua)
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Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)
sabato 25 maggio 2013
storia di una parola: popolo
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