Nelle presidenziali francesi Marine Le Pen ha fatto il pieno dei voti in quelle che erano le roccaforti della Francia proletaria.
Non sappiamo perché gli operai (e i disoccupati) francesi abbiano votato a destra, ma abbiamo qualche idea sul perché potrebbero (continuare a ) farlo in Italia.
Non è stata la destra a togliere la scala mobile, ma Bettino Craxi.
Non è stata la destra a togliere l'equo canone, ma Giuliano Amato.
Non è stata la destra a introdurre leggi che restringono il diritto di sciopero, ma Massimo D'Alema.
Non è stata la destra a introdurre il lavoro precario, ma Romano Prodi.
A propiziare il governo tecnico, con la rinuncia di sovranità a favore delle istituzioni finanziarie e il pervertimento antipolitico dell'art. 81 della Costituzione non è stato un presidente di destra, ma Giorgio Napolitano.
A sostenere la macelleria sociale di Monti è stata si una parte della destra, ma con il sostegno determinante del PD.
Il PD potrebbe anche non essere penalizzato alle prossime elezioni, ma ha perso definitivamente il sostegno operaio. Il voto popolare che ancora premia il PD è biologicamente ipotecato. Gli anziani ex comunisti che ancora lo votano, sognando doppiezze togliattiane, non hanno ricambio.
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