Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)

mercoledì 2 maggio 2012

albo d'oro 2

onorevole Vittorio Sgarbi

deputato PLI XI legislatura (1992-1994)
deputato Forza Italia XII legislatura (1994-1996)
deputato Lista Sgarbi XIII legislatura (1996-2001)
deputato Forza Italia XIV legislatura (2001-2006)

condannato in via definitiva per truffa ai danni dello stato

albo d'oro 1

al fine di contrastare la deriva antipolitica in atto, vogliamo ricordare agli elettori i parlamentari che fecero grande la repubblica.


onorevole Ilona Staller  

deputata X legislatura [2 luglio 1987-22 aprile 1992].
l'onorevole Staller fu eletta con oltre 20.000 preferenze, perché i partiti sono si una porcheria, ma gli elettori ci mettono del loro.

è pensionata come ex parlamentare

sabato 28 aprile 2012

perché gli operai votano a destra?

Nelle presidenziali francesi Marine Le Pen ha fatto il pieno dei voti in quelle che erano le roccaforti della Francia proletaria.
Non sappiamo perché gli operai (e i disoccupati) francesi abbiano votato a destra, ma abbiamo qualche idea sul perché potrebbero (continuare a ) farlo in Italia.

Non è stata la destra a togliere la scala mobile, ma Bettino Craxi.




Non è stata la destra a togliere l'equo canone, ma Giuliano Amato.







Non è stata la destra a introdurre leggi che restringono il diritto di sciopero, ma Massimo D'Alema.





Non è stata la destra a introdurre il lavoro precario, ma Romano Prodi.






A propiziare il governo tecnico, con la rinuncia di sovranità a favore delle istituzioni finanziarie e il pervertimento antipolitico dell'art. 81 della Costituzione non è stato un presidente di destra, ma Giorgio Napolitano. 



A sostenere la macelleria sociale di Monti è stata si una parte della destra, ma con il sostegno determinante del PD.






Il PD potrebbe anche non essere penalizzato alle prossime elezioni, ma ha perso definitivamente il sostegno operaio. Il voto popolare che ancora premia il PD è biologicamente ipotecato. Gli anziani ex comunisti che ancora lo votano, sognando doppiezze togliattiane, non hanno ricambio.



sabato 21 aprile 2012

antipolitica

fu l'antipolitica a prendere la bastiglia nel luglio 1789, contro la politica degli stati generali?
fu l'antipolitica a dare l'assalto al palazzo d'inverno, nell'ottobre 1917, contro la politica di kerenskij?
fu l'antipolitica a fare la marcia su roma nell'ottobre 1922, contro la politica del governo facta?
in questo caso tutti i principali movimenti politici (liberalismo, comunismo e fascismo) sarebbero nati dall'antipolitica.
evitiamo di fare ricorso all'idiozia.
vengono momenti della storia in cui occorre fare un salto e opporre a una certa, e ormai esaurita, concezione della politica, una sua nuova concezione.
sono i momenti rivoluzionari imposti dal fallimento della struttura economica e finanziaria su cui si reggono le sovrastrutture politiche.
in questi momenti, se si vogliono evitare i disastri, si devono lasciar perdere le buone idee e concentrarsi sulle dinamiche di classe.
nel'79 la borghesia si impose all'aristocrazia, nel '17 il proletariato sconfisse la borghesia, nel '22 la borghesia vinse sul proletariato.
la situazione attuale è ormai insostenibile per ragioni strutturali e va superata. bisogna decidere chi deve vincere.
se dovesse imporsi la borghesia comincerebbe un lungo periodo di sostanziale, durissima dittatura in cui la guerra giocherebbe un ruolo strategico nella risoluzione della crisi economica.
i comunisti devono muoversi nella direzione del superamento dello stato di cose presenti e non per la loro conservazione.
il cavallo dell'antipolitica, ossia della politica contro l'attuale politica, va cavalcato, domato, indirizzato nella giusta direzione.
i comunisti non devono aver bisogno di finanziamenti da parte di uno stato che vogliono abbattere.
i dirigenti e i funzionari degli attuali partitini devono tornare ad agire e pensare come rivoluzionari di professione, oppure rassegnarsi, assieme alla cricca parlamentare, a trovarsi un altro mestiere.
se PRC e PCdI non si affrettano ad assumere una posizione facile, inequivoca e senza bizantinismi sulla questione del rispetto della volontà popolare espressa dal referendum sul finanziamento pubblico, molta base comunista, alle prossime elezioni, non solo voterà, ma farà propaganda per beppe grillo.

mercoledì 11 aprile 2012

mario monti

il presidente del consiglio che si era vantato di aver ridotto lo spread è stato direttamente smentito dai mercati.
e come se mosè fosse stato folgorato da dio, appena sceso dal sinai.
il buffone di prima era più divertente.