Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)

lunedì 19 novembre 2012

lettera al sindaco di un minatore sardo


Caro Sindaco ,
del comune di Carbonia le scrivo in base alle sue dichiarazioni sui fatti di martedi 13 , “Condanno fermamente gli atti di violenza”.
Quindi condanna gli scontri che si sono avuti tra le lavoratrici,i lavoratori, i cassintegrati , i disoccupati e gli studenti con le forze dell’ordine . Questo nella vecchia miniera di Serbariu di Carbonia, in concomitanza con la venuta nel Sulcis dei ministri Passera e Barca. Per Passera e i suoi compari la disoccupazione, lo smantellamento dell’apparato produttivo, la precarietà non sono affatto una priorità: sono soltanto i soliti indecenti argomenti di recitazione tipici di chi va a rendere visita a un ammalato che si desidera spacciato: una passerella in abito di circostanza con le più fantasiose promesse di guarigione. In realtà si occupano di debito pubblico, di spread, di liquidità delle banche, di scudi salva-stati, di fiscal compact, di pareggio di bilancio e di spending review, ma nell’interesse di chi ne è responsabile piuttosto che nell’interesse di chi ne è vittima: cioè nell’interesse del mercato finanziario e nella cura delle sue convulsioni. Il loro compito è soddisfare gli appetiti famelici di un branco di banchieri, di finanzieri, di speculatori e di ricchi.
In ogni modo e a ogni costo.
Come lei forse non sa i lavoratori avevano capito che non avevano portato niente di utile al tavolo e  si sono leggermente incazzati e hanno bloccato le uscite della miniera. A quel punto sono arrivati gli elicotteri per portare via quei pagliacci di ministri. Per i lavoratori la manifestazione era finita lì, perché avevano dato il messaggio che non è più il caso di venire a prendere per il culo la gente! Stavano già decidendo di andare via quando a qualcuno è venuta la brillante idea di dare l’ordine di sparare i lacrimogeni (ad altezza d’uomo)e da li sono nati i grossi scontri.
Quindi mi aspettavo da parte sua la solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori sardi . Invece da buon servo e suddito ha condannato gli scontri con le forze dell’ordine , per ingraziarsi le simpatie dei poteri forti . Io e lei nel futuro saremo agli antipodi, lei con i padroni , io con i lavoratori e con le fasce più deboli .
ANTONELLO TIDDIA OPERAIO CARBOSULCIS

giovedì 15 novembre 2012

il governo tecnico del manganello


napoli
carbonia
roma
torino
milano
brescia


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via la tecnocrazia fascista di Mario Monti cane da guardia del potere finanziario!

venerdì 2 novembre 2012

PASSATO E PRESENTE



lo scandalo della Banca Romana
Giovanni Giolitti
L'unità d'Italia era ormai compiuta da un trentennio, ma il sistema di emissione della moneta era ancora affidato ai privati, cioè a ben sei banche centrali, un federalismo monetario che avrebbe fatto gola a Bossi.
Le banche, esattamente come oggi, si erano esposte con impieghi a lungo termine nel settore industriale, e vennero travolte dalla sua crisi. Fallirono una serie di banche minori.
Francesco Crispi
La Banca Romana, antesignana della finanza creativa, corse ai ripari in modo semplice e astuto: stampando due banconote per ogni numero di serie. Geniale.
Lo strategemma causo, però, un aumento vistoso della moneta circolante e qualche guastafeste se ne accorse.
Ci fu una serie di inchieste, che, esattamente come oggi, furono ostacolate dagli interessi politici in gioco, alla fine il presidente della Banca Romana,il massone Bernardo Tanlongo, viene arrestato.
A quei tempi, esattamente come oggi,c'era il bipolarismo, incarnato da Crispi e Giolitti. Nel corso dell'inchiesta venne fuori che ambedue avevano generosamente attinto dai prodighi forzieri della Banca Romana.
Bernardo Tanlongo
Fu dunque prudente esercizio della ragion di stato, evitare di approfon-dire troppo l'inchiesta e i giudici si affrettarono ad assolvere il Tanlongo.
Esattamente come oggi, penserà qualcuno. Invece no, perché in qualche modo si corse ai ripari, cominciando a ridurre il numero degli istituti deputati all'emissione di moneta.
Fu un cambiamento culturale radicale che porterà alla legge bancaria del 1926, con l'istituzione della Banca d'Italia e la distinzione tra banche di credito ordinario e banche d'investimento. Una legge eccellente.
Umberto I
Oggi, infatti, re Umberto, con ogni probabilità, avreb-be nominato il massone Tanlongo senatore a vita e primo ministro.
A sua volta Tanlongo, con la scusa del riciclaggio, avrebbe imposto l'uso della valuta elettronica, lasciando così alle banche la libertà di emettere valuta virtuale, senza l'imbarazzo del numero di serie. 


giovedì 1 novembre 2012

5 stelle


Il mio dentista vuole 800 euro per estrarmi un dente, un lavoretto di mezz'ora, che comporta la spesa viva di pochi ml  di anestetico. Per forza, ha un tenore di vita da nababbo e io devo contribuire ai suoi lussi. Non ci sono dubbi, è un disonesto.
Alfonso, il mio vicino di casa, si offre di compiere lo stesso lavoro per 50 euro. Decisamente più conveniente, ma Alfonso, per tutta la vita, ha fatto l'imbianchino, dubito che sappia estrarre un dente e ignoro il suo concetto di igiene.
Mi assale il sospetto che Alfonso, malgrado una condotta di vita più morigerata, sia in realtà più disonesto del mio dentista, perché pretende di fare quello che non sa fare.
Questo aneddoto mi è venuto in mente ascoltando, a Ballarò, una buona signora del movimento di Beppe Grillo, che certamente non si approprierà mai di un centesimo di denaro pubblico, ma che in ogni votazione che concernerà la mia salute, il mio lavoro o la mia pensione, farà riferimento - poco fidandosi delle proprie competenze - a quella che di volta in volta gli parrà un autorità superiore, di cui fidarsi.
Chiamata a dare un giudizio su certi provvedimenti dell'attuale governo, la signora ha infatti balbettato qualche frase fatta che dimostrava un'informazione giornalistica, sommaria e superficiale, sugli argomenti. Insomma, per farla breve, pur candidandosi a rappresentare il popolo in un'assemblea elettiva, la signora non ha ritenuto necessario approfondire il suo (carente) bagaglio culturale sulle questioni politiche ed economiche su cui sarà chiamata a dare un parere.
Del resto neanche questo sarebbe bastato, giacché l'elettore delega l'eletto non all'esercizio del suo buon senso personale, ma alla rappresentanza di una volontà collettiva.
Per questo, i pur disprezzati partiti e movimenti politici tradizionali hanno una linea politica, in cui l'elettore può riconoscersi, sufficientemente certo che, all'occorrenza, su un dato provvedimento, l'eletto voterà in conformità a questa e non sulla base di momentanei ghiribizzi personali o fidandosi ciecamente della professoressa Fornero.
Ma la linea politica del movimento 5 stelle è un blog, in cui le posizioni più divaricate si giustappongono senza giudizi di valore o sintesi definitive.
Se Mosé avesse discusso su un blog i dieci comandamenti, il relativismo etico si sarebbe affermato con qualche migliaio di anni d'anticipo.
Per questa ragione votare per il movimento di Beppe Grillo è come sottoscrivere una cambiale in bianco.
Antropologicamente simili ai primi militanti ruspanti della Lega - e cioè, detto fuori dai denti: ignoranti e presuntuosi - i grillini non hanno capito una questione essenziale e preliminare. e cioè che fare una politica onesta è più importante del fare politica onestamente.
Se la terza repubblica - come fu per la seconda - verrà tenuta a battesimo dai masaniello della piccola borghesia, il fascismo non è lontano.  

sabato 6 ottobre 2012

yoani sanchez

FUCILATE QUESTA ROMPICOGLIONI!


Non so chi sia, Yoani Sanchez, e non mi prendo neanche la briga di cercare di scoprirlo su internet.
Ma so che se, lasciata Cuba - dove le cure mediche sono garantite a tutti - raggiungesse la Florida, lì entrerebbe nel numero di quelli che hanno una buona assicurazione sanitaria, e non di quelli che vedono crepare i propri bambini rifiutati dagli ospedali.
Mi basta questo.
Fucilatela.