Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)

giovedì 1 novembre 2012

5 stelle


Il mio dentista vuole 800 euro per estrarmi un dente, un lavoretto di mezz'ora, che comporta la spesa viva di pochi ml  di anestetico. Per forza, ha un tenore di vita da nababbo e io devo contribuire ai suoi lussi. Non ci sono dubbi, è un disonesto.
Alfonso, il mio vicino di casa, si offre di compiere lo stesso lavoro per 50 euro. Decisamente più conveniente, ma Alfonso, per tutta la vita, ha fatto l'imbianchino, dubito che sappia estrarre un dente e ignoro il suo concetto di igiene.
Mi assale il sospetto che Alfonso, malgrado una condotta di vita più morigerata, sia in realtà più disonesto del mio dentista, perché pretende di fare quello che non sa fare.
Questo aneddoto mi è venuto in mente ascoltando, a Ballarò, una buona signora del movimento di Beppe Grillo, che certamente non si approprierà mai di un centesimo di denaro pubblico, ma che in ogni votazione che concernerà la mia salute, il mio lavoro o la mia pensione, farà riferimento - poco fidandosi delle proprie competenze - a quella che di volta in volta gli parrà un autorità superiore, di cui fidarsi.
Chiamata a dare un giudizio su certi provvedimenti dell'attuale governo, la signora ha infatti balbettato qualche frase fatta che dimostrava un'informazione giornalistica, sommaria e superficiale, sugli argomenti. Insomma, per farla breve, pur candidandosi a rappresentare il popolo in un'assemblea elettiva, la signora non ha ritenuto necessario approfondire il suo (carente) bagaglio culturale sulle questioni politiche ed economiche su cui sarà chiamata a dare un parere.
Del resto neanche questo sarebbe bastato, giacché l'elettore delega l'eletto non all'esercizio del suo buon senso personale, ma alla rappresentanza di una volontà collettiva.
Per questo, i pur disprezzati partiti e movimenti politici tradizionali hanno una linea politica, in cui l'elettore può riconoscersi, sufficientemente certo che, all'occorrenza, su un dato provvedimento, l'eletto voterà in conformità a questa e non sulla base di momentanei ghiribizzi personali o fidandosi ciecamente della professoressa Fornero.
Ma la linea politica del movimento 5 stelle è un blog, in cui le posizioni più divaricate si giustappongono senza giudizi di valore o sintesi definitive.
Se Mosé avesse discusso su un blog i dieci comandamenti, il relativismo etico si sarebbe affermato con qualche migliaio di anni d'anticipo.
Per questa ragione votare per il movimento di Beppe Grillo è come sottoscrivere una cambiale in bianco.
Antropologicamente simili ai primi militanti ruspanti della Lega - e cioè, detto fuori dai denti: ignoranti e presuntuosi - i grillini non hanno capito una questione essenziale e preliminare. e cioè che fare una politica onesta è più importante del fare politica onestamente.
Se la terza repubblica - come fu per la seconda - verrà tenuta a battesimo dai masaniello della piccola borghesia, il fascismo non è lontano.  

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