Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)

sabato 2 febbraio 2013

narcisismo e impotenza politica

Quando la piccola borghesia vuol far da sé, ci si possono aspettare anche guai seri.
Questa classe sociale è infatti sensibile alle lusinghe dei populismi fascistoidi.
Alla ricerca del castigamatti, ieri votò Lega e oggi voterà Grillo, anche perché, come è ovvio è molto più facile prendere a calci in culo un immigrato marocchino, che un banchiere svizzero.
Ma anche quando sembra dirigersi nella direzione giusta, la piccola borghesia sembra accendere fuochi di paglia che si consumano in un fiat (e nel congiuntivo latino, fattosi acronimo, si nasconde, come in un racconto di Poe, la soluzione del problema).
Tale fu il destino degli indignados in Spagna e di occupy wall street negli States. Da noi si è vista sorgere un'ALBA che pare volgere in un rapido tramonto.
Autoreferenziali e narcisisti, questi movimenti sembrano dileguarsi nell'infinito virtuale generato dal dionisiaco gioco di specchi che in se stessi si specchiano.
Applicando alla politica la logica di McLuhan esauriscono nel metodo il contenuto, inventando un simpatico gioco di società che però, dopo un po', annoia. 
Sulla meteora di Occupy Wall Street ha scritto una bella analisi Thomas Frank sulla rivista americana The Baffler, che è stata tradotta in francese sul numero di gennaio di Le Monde diplomatique.
La versione italiana è sul numero in edicola dell'edizione italiana di LMD.

Thomas Frank, To the Precinct Station: How theory met practice …and drove it absolutely crazy in The Baffler
Thomas Frank, Occuper Wall Street, un mouvement tombé amoureux de lui-même in Le Monde diplomatique
 

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