Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani (Antonio Gramsci)

martedì 5 febbraio 2013

sondaggi e/o oroscopi

Aveva già scelto il nome da assumere dopo la consacrazione elettorale del 18 brumaio: Montinapoleone III, anche in omaggio al salotto buono della Milano, un tempo da bere e da tempo mangiata, che ha propiziato la sua resistibile ascesa.
Ma dai sondaggi giungono note stonate a inquinare la marcia trionfale scandita dall' incontenibile fanfara dei suoi mille tromboni.
In verità, il professor Monti ha sempre saputo di godere unicamente del consenso di quel 10% della popolazione che detiene il 90% della ricchezza nazionale, ma nella sua approssimativa concezione bocconiana della democrazia, pensava che ciò fosse sufficiente per farsi assegnare il 90% dei seggi.
Gli hanno spiegato che non è così.
Deluso dai sondaggi, il buon ragioniere cerca conforto negli oroscopi.
Smobilitata l'orchestra, i tromboni si sono riciclati nel ruolo di aruspici e traggono vaticinii dal volo degli spread.
Il metodo di divinazione non è troppo difficile: se lo spread scende il merito è di Monti, se sale è colpa di Berlusconi.
Qualora lo spread dovesse impennarsi nel corso di una delle non rare fasi catalettiche del masaniello di Arcore, la colpa andrebbe attribuita, allora, a Vendola.
Così se la cantano e se la suonano con il beneplacito di certe cancellerie straniere, inclini a pensare che, in fin dei conti, il modo migliore per regolarizzare l'Italia sarebbe quello applicato in Libia o in Mali.
L'arrogante consonanza di accenti delle élites nazionali ed estere si fonda sul disprezzo per un popolo che, pur  sopportando troppo da troppo tempo, sembra ancora esitare a scatenare una sacrosanta e necessaria rivolta.
Le illuminate massonerie d'Europa si aspettano ben poco da chi non fece le guerre di religione, nicchiò nel '79 e accese fuochi di paglia nel '48.
Ma alla lungimiranza si associa spesso la presbiopia, giacché - a ben guardare - in tempi più recenti, un 25 aprile c'è pur stato, a dimostrare che, quando supera certe soglie di disperazione e esasperazione, anche il popolo italiano è in grado di procurarsi le opportune carogne, nelle cui viscere non solo  leggere, ma anche scrivere il proprio destino.

 
  
 
 

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